Per non parlare del cane
Mi sembra doveroso aprire una parentesi sul sottotitolo riportato sul sito: “Per non parlare del cane”, frase aggiunta da mio marito nel tentativo di una forzatura psicologica per avere un cane. Nell’ultimo anno ha maturato la convinzione che a completamento della nostra famiglia manca un cane.
A supporto ha portato un lavoro molto accurato di valutazione e selezione delle razze che sarebbero compatibili con i nostri ritmi familiari, cani di piccolo taglio, che non perdono peli e che non siano eccessivamente bisognosi di movimento, dato che non abbiamo il giardino e siamo di indole tranquilli e piuttosto pigroni, tutto l’opposto dei nostri figli, sempre pieni di energia e che non riescono a stare fermi nemmeno un momento.
Infatti mentre giravamo tra gli allevamenti per vedere cani come i bolognesi e i maltesi, mia figlia subito si innamora di un cocker, cane con indole di cacciatore che ha bisogno di correre e scavare buche ed è stato dura farle accettare che tenerlo in casa era fuori discussione. Alla fine siamo arrivati a scegliere il bichon havanese, cane di taglio un pochino più grande e che pare adattarsi bene alle esigenze di tutta la famiglia, non si tira indietro se c’è da correre ma ama anche stare tranquillo in casa. Se avrò mai un cane sarà un bichon havanese, ammetto di essere tentata ma non sono convinta, sono bellissimi ma avere un cane e’ grosso impegno che va ad aggiungersi a quelli che già abbiamo, al momento non sono pronta.
Non me la sento di fidarmi dei figli che assicurano che se ne prenderanno gli oneri ma sopratutto non vorrei poi pentirmene, un cane se c’è fa parte della famiglia non sarebbe giusto tornare indietro. Preferisco aspettare e non cedere all’entusiasmo del momento, è una decisione importante che deve maturare.
E’ giusto dare la possibilità ai figli di crescere e prendersi delle responsabilità, ma prima di occuparsi degli altri devono imparare a essere autonomi per se stessi, a quel punto possiamo pensarci. Insomma decisione rimandata, il cane può dare tanto amore e merita di riceverne altrettanto, non è un giocattolo che poi quando ti stufa dimentichi in mansarda, farà parte della famiglia solo quando il mio istinto mi dice che siamo pronti.